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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Socrate

 SOCRATE E LA CULTURA DEL DIALOGO UNA FIGURA STRAORDINARIA -Socrate non scrisse nulla e dunque non lasciò testimonianze dirette di sè -preferiva il contatto immediato con le persone (in particolare i giovani) -abbiamo molte testimonianze indirette, tra cui spicca quella di Platone, che fu suo discepolo e può considerarsi, in linea di massima, il più attendibile interprete del pensiero del maestro. -ci sono prevenute brevi considerazioni nella metafisica di Aristotele, che non aggiungono nulla di sostanziale e quanto troviamo in Platone e che presentano un Socrate "scopritore del concetto" e teorico della "virtù come sceinza"                non doveva essere un bell'uomo era basso con la pancia grossa il naso camuso occhi fissi e sporgenti aveva un animo eccezionalmente bello e nobile coraggioso e forte in guerra era sprezzante del pericolo  faceva lunghe marce a piedi nudi sulla neve mostrò coraggio di fronte ai suoi accusatori (nel processo in cui sarà condanna

Gorgia

  GORGIA La frattura tra il linguaggio e le cose - il relativismo dei valori comportava come conseguenza la possibilità di avere due o più punti di vista differenti su un medesimo avvenimento -il linguaggio non si identifica più con l'essere (come diceva Parmenide) -tra il linguaggio e le cose si pone un'insanabile frattura  -Gorgia = sofista siciliano -elogio della parola come forza conquistatrice:  la parola è una potente signora, che pur dotata di un corpo piccolissimo e invisibile compie le opere più divine  -sostiene una forma di "scetticismo metafisico" = non esiste nulla di oggettivo -se anche le cose esistessero, non sarebbe possibile per l'uomo, né conoscerle, né pensarle, né comprenderle -se anche fossero conoscibili, non potrebbero essere comunicabili agli altri, perché il mezzo di comunicazione è la parola (la quale non può mai identificarsi con la realtà) -Gorgia afferma che: l'essere non esiste  se anche esistesse non potremmo conoscerlo se anc

Ippocrate

 IPPOCRATE:  la medicina come modello della scienza -è nella pratica medica che "la mano e l'intelletto " trovano un'integrazione  -la più importante scuola di medicina dell'antichità è quella di Ippocrate di Cos - nel V secolo Atene vive una fase di straordinaria fecondità per quanto riguarda arte e cultura -l'importanza della scuola medica di Ippocrate è il METODO ( esso consiste nell'assumere come punto di partenza l'analisi empirica ) -per poi procedere attraverso l'attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservazione -risulta di grande importanza = la fase del riconoscimento dei segni della malattia (che sono indizio della probabile presenza di una terminata patologia ) -l'approccio alla terapia è sempre di tipo probabilistico  LA MEDICINA COME MODELLO DELLA SCIENZA - il merito principale della scuola ippocratica = perdere mai di vista la totalità del fenomeno della malattia o della salute  -il medico doveva: . avere s